Scorrimento di un pensiero

DANIELA PRONESTI

Misticismo cromatico, imperiosità del gesto attraverso cui si estrinseca l'atto creativo, ricerca incessante di vie d'espressione parallele e al contempo speculari che restituiscono fedelmente il repertorio segnico che le ha generate: è questo il variopinto universo pittorico che è al centro delle creazioni di 'CONTE'

Nei movimenti straordinari del colore, nel delirio dell'astrazione che non nasce solo come espressione di una libera volontà di rottura con la realtà oggettiva, ma al medesimo tempo come chiara determinazione rivolta a definire la natura multiforme della realtà interiore; questo artista perviene, infine, ad una lucida visionarietà, ad una sconcertante chiaroveggenza che fa della sua pittura una vocazione alla pura spiritualità.

Nel suo elaborato e multiforme idioma artistico, tensioni ideali e intimiste si intrecciano tanto sul piano tecnico, quanto su quello teorico, convogliando nell'elaborazione di un raffinato simbolismo esoterico, di un complesso misticismo cosmico che dall'uomo nasce, dall'uomo si estende per ricongiungersi ai principi fondanti dell'universo e all'uomo fa ritorno come sede prima di un'arcana deità.

Il suo interesse per il segno, per la dilagante macchia tracciata dal pennello va ben oltre lo schietto impulso dell'istinto che si abbandona allo sfogo spontaneo, per arricchirsi di significazioni spiritualiste che riemergono dal profondo, da quel coraggioso cammino introspettivo che, per mezzo del gesto creativo, fa riaffiorare la più recondita interiorità.

Intersezioni di linee, grovigli di colore, accunuli spiraliformi ed esplosioni stellari, e ancora contrasti e armonie di toni, eccessi cromatici come danze selvagge, ardite rotazioni del pensiero che graffiano l'anima e la conducono all'estasi, equilibri e crolli, forme vorticose e convergenze di tratti: nel pieno dominio del mezzo pittorico 'CONTE' distrugge la materia per ricostruirla, in un percorso di rigenerazione che affranca la forma dal vincolo dell'oggettualità e dei mezzi spaziali, aprendola alle illimitate possibilità dell'orizzonte infinito e inesplorato del mondo interiore.

Tutto si risolve in un cromatismo complesso e intensamente lirico e sinfonico: il bianco nota ricorrente, è una distesa di luce che non azzera la superfice ma la sublima, il rosso, abbacinante, tagliente, in opposizione al nero in un contrasto che produce armonia, il giallo vivido, visionario e delirante, il blu profondo e sottilmente evocativo.

Astrazione come scelta, superamento e ricostruzione; colore come possibilità, ricerca e sublimazione: è questo il contributo di 'CONTE' all'arte e alla vita.

DANIELA PRONESTI

Critica d'arte del quotidiano METROPOLI DAY di FIRENZE

Giugno 2008

Conte

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