CONTE Pittore (Luigi Colombi) - Il Ferro La Carta e L’'Anima

Francesca Mariotti

"I colori, come i lineamenti, seguono i cambiamenti delle emozioni." (Pablo Picasso)

Nuova produzione per l'artista Luigi Colombi, in arte CONTE, una nuova serie di opere che da tempo aveva in animo di fare.

La MATERIA prende un senso ed acquista una sensibilità e profondità maggiore.

Le opere sgorgano naturalmente da un 'sentirè più esistenziale e intimo dell'artista.

Il fascino della creazione materica prende corpo nelle 'cartè e nei 'ferri' che segnano percorsi in cui l'anima vaga territori ed emozioni inesplorate (vedi 'fuoco e pensieri inesplorati', 'attenzione cielo inesploratò e 'passione inesplorata' in cui la stessa definizione enuncia una nuova emozionalità) . Incontri nuovi e passioni forti si manifestano ed esplodono ('lo strappo del pensierò, 'l'oro il pensiero la passionè e ancora 'un'anima ravvivata'), cambiano i percorsi e la materia si fa più importante nelle sue combinazioni con il colore fino a giungere a monocromi in nero che ancor più rendono l'eleganza e l'armonia della materia nelle sue forme e nella sua pregnanza espressiva.

Opere che incidono anche sullo spettatore una riflessione profonda con se stessi, con quanto di più sentito può suscitare un'pera d'arte: un'emozione.

L'emozione di un ricordo o di una immagine legata alla propria vita, 'macchia di vita' come è intitolata un'opera particolarmente significativa.

Il significante di tutto questo percorso artistico sta proprio in ciò: l'aver espresso in modo più incisivo, quasi 'brutale', l'emozione pura.

Conte prosegue il suo fare attraverso un simbolismo del quale è pervaso tutto il suo lavoro: una produzione che ha il sapore di una "recherche" della propria anima e di quella universale.

Questa è la chiave di accesso per comunicare con il mondo. Particolarmente vicino al pensiero che dell'Arte e del 'fare arte' aveva Picasso, per il quale gli artisti avevano un impellente obbligo, cosi' espresso in modo categorico: "L'arte non è la mera applicazione dei canoni, Arte è ciò che tramite istinto e mente riusciamo a percepire oltre ogni canone! Quando amiamo una donna non le misuriamo gli arti."

La mente e l'istinto sono ciò che guida qualunque espressione artistica, nel giusto equilibrio tra loro senza barriere o limite alcuno, nella più assoluta libertà espressiva!!

È con consapevolezza che l'artista presenta la sua opera, con un controllo bilanciato di estremi che proprio nel massimo della loro repulsione, si attraggono e si fondono, e si volgono a fornire un messaggio.

E come in un classico 'giallo', l'intreccio si scioglie solo alla fine, svelando allora, ma solo allora, la sua identità, il suo fine e scopo, la sua profondità aldilà della epidermica semplicità.

Conte sembra porre all'artista di oggi lo stesso inquietante dilemma che Picasso seppe esprimere: "Dobbiamo dipingere la facciata, dentro la facciata o cosa sta dietro?". In questa sua ultima produzione Conte ha trovato la risposta, in modo deciso ed energico esprimendo se stesso e la sua 'anima', simbolicamente espressa tra materia e colore, forte di se stessa e 'liberata' sulle tele in modo immediato e istintivo.

Conte manifesta chiaramente l'intenzione di continuare ad esprimersi con un'arte tutta astratta; un'arte difficile da capire; un'arte che va ispezionata, sentita, fatta propria, vissuta.

Capace di astrazione è il genio, la cui mente giunge a spaziare in un Mondo Altro e a visualizzare realtà solo apparentemente non concrete .L'arte di Conte parla, bisogna solo saperla ascoltare.

Parla di attualità. "Quanto più è orrendo questo mondo, tanto più è astratta l'arte", diceva Paul Klee. La scelta di due materiali cosi' diversi, come il FERRO e la CARTA, l'uno simbolo di forza e durezza e l'altro di fragilità e malleabilità, hanno una loro pregnanza sulla riflessione che l'opera comporta: l'armonia e la disarmonia che, grazie all'intervento del colore, viene evidenziata dall'artista, ne rendono pregno il significato e l'emozione suscitata ed espressa.

Creazioni che costringono anche lo spettatore a mettersi in gioco e a cercare dentro di se ricordi e sentimenti inespressi o dimenticati, riflessioni sul mondo che ci circonda e sulle scelte di vita fatte o da fare.

Francesca Mariotti - Ferrara, agosto 2009

Conte

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